due + due fa sempre quattro

Eravamo iscritti al sito A69 da qualche mese, avevamo individuato qualche coppia che ci aveva intrigato e con qualcuna ci eravamo scambiati dei messaggi di presentazione; con altre c’era una chat in corso.
Essendo la prima volta per noi, non ci eravamo buttati a fare sesso, ma cercavamo di instaurare prima dei rapporti di amicizia o, meglio, di conoscenza che potevano poi portarci a letto.
Eravamo stati contattati da una coppia che aveva mostrato molto interesse al nostro profilo, ma durante la chat di presentazione e verifica, il lui mi era sembrato un po' pressante. Mi sembrava quello che deve organizzare tutto e che ti vuole convincere per forza della porcaggine della compagna, che basta un bicchiere di vino e una risata per entrare tra le gambe di mia moglie. Onestamente, l'approccio non mi era piaciuto e avevo lasciato cadere la cosa.
Un lunedì sera decidemmo di uscire a cena: mia moglie si era preparata per bene, sapendo che amo vederla vestita in maniera elegante. Indossava un abitino nero, décolleté e calze nere non troppo velate. Io, invece, indossavo il mio solito dolcevita nero, pantaloni sportivi di taglio moderno con l’elastico in vita e mocassini neri.
Seduti a tavola in un noto ristorante romano di cucina nippo-brasiliana, parlavamo del più e del meno, quando, sfiorando le sue cosce, scoprii che indossava delle autoreggenti. Ci venne allora l'idea di mandare un messaggio WAPP a una coppia di Roma che avevamo contattato nei giorni precedenti, con cui ci eravamo solo presentati e che avevamo rimandato l'incontro a quando saremmo stati più liberi.
Dopo qualche minuto, ricevemmo una risposta e ci accordammo per una bevuta dopo cena in un locale carino del centro.
Quando arrivammo, loro erano già seduti a un tavolo e lui, in maniera molto premurosa, si alzò, fece accomodare mia moglie al suo fianco e ordinò da bere anche per noi.
Ci chiesero come mai volessimo partecipare, se fossimo complici in questa cosa e se lei fosse pronta e contenta di avere questa avventura. Loro erano già esperti del gioco, ma si mostrarono aperti ad assecondare le nostre scelte: uno scambio completo oppure no.
Mia moglie fu molto rassicurata da questa apertura e mi guardò in maniera inequivocabile.
Capirono immediatamente che la serata poteva prendere la piega giusta e ci invitarono a casa loro, non lontano da lì.
Una volta a casa, nel loro salotto c’era un bel pianoforte e lei preparava qualcosa da bere. Lui cominciò a suonare qualcosa, creando un’atmosfera molto coinvolgente. Ci riunimmo intorno a lui che suonava e notai che lei sfiorava la schiena di mia moglie, che al contrario di quanto pensassi non mostrava “fastidio”, anzi sembrava che le facesse piacere.
Questa situazione di strusciamenti e ammiccamenti durò un po', fin quando le due donne non si sedettero sul divano e lei cominciò a baciare mia moglie prima sul collo, poi sulla bocca, con dolcezza, senza tentare di entrare, fin quando lei stessa, eccitata, le prese il seno con una mano e lo guidò nella sua bocca, cominciando a esplorarlo.
Ovviamente l’atmosfera si surriscaldò, è sempre il caso di lasciarsi guidare dalle donne, è più sensuale e rilassante, sai che quello che farai è veramente voluto da tutti.
Mia moglie fu così messa al centro dell’attenzione della coppia, mentre lei la baciava, lui passò a spogliarla: rimase in reggiseno, mutandine e autoreggenti. Anche lei si spogliò, rimanendo completamente nuda, così come il marito. Mi avvicinai al gruppo e, sostituendola, le sganciai il reggiseno, rivelando il suo seno ancora pieno e con i capezzoli grossi e duri come ciliegie. Lui le tolse le mutandine e cominciò a baciarla tra le gambe, facendo attenzione al suo piacere. La moglie mi baciò e, con le mani, entrò nei miei pantaloni trovandomi già pronto. Con una mossa dolce ma rapida, mi tirò fuori il pene e cominciò a baciarlo prima sulla punta, leccandomi tutta la cappella per poi farlo sparire nella sua bocca. Forse nessuna delle mie aveva mai fatto un pompino in quel modo; si vedeva che le piaceva. La scena che mi si presentava era di altissimo tasso erotico: mia moglie che godeva leccata da un altro uomo e io con il mio pene nella bocca della moglie.
Mia moglie prese la mia mano e mi fece capire che avrebbe voluto essere presa lì in quel momento. Aveva bisogno di un pene dentro di sé. Capii che però non voleva il mio e lo capì anche lui, che si incappucciò e cominciò a scoparla sul divano a cosce aperte. Lei cominciò a gemere e a contorcersi agli affondi di quel pene sconosciuto. Mentre sua moglie si alzò e mi guidò verso la loro camera, anche lei desiderava sentire il pene di un altro uomo entrarle dentro. Si mise in ginocchio sul lato corto del letto e mi offrì la sua vagina rasata e fradicia. Mi avvicinai, indossai il preservativo e puntai la sua vagina. Al contatto si aprì e scivolai dentro di lei. Lei gemette e cominciò a muoversi. Cazzo, se ci sapeva fare! Era lei che mi stava scopando. Le presi i fianchi e cominciai a dar ritmo alla scopata: qualche colpo e la girai sulla schiena, le alzai le gambe sulle mie spalle e cominciai a scoparla in quel modo, più a fondo. La vidi godere con gli occhi socchiusi e la bocca appena aperta. Mentre la prendevo in quel modo, fummo raggiunti dal marito di lei e da mia moglie. Lui la mise in ginocchio dall'altro lato del letto e cominciò a scoparla da dietro. Le due donne si avvicinarono e cominciarono a baciarsi in bocca mentre le scopavamo. Godevano e intrecciavano le loro lingue sempre in maniera più profonda. Cambiammo ancora un paio di posizioni e godemmo in maniera simultanea, ansimanti. Ci stendemmo tutti e quattro sul letto.
Dopo qualche minuto, lei si rivolse a mia moglie e cominciò a baciarle un seno e a toccarla dolcemente tra le gambe. Lei per un attimo si irrigidì, ma poi si rilassò e le passò la mano nei capelli incoraggiandola a succhiargli anche l’altro capezzolo. Pian piano, lei scese tra le sue gambe e cominciò a leccarla, baciarla, succhiargli la clitoride e a penetrarla con la lingua. Mia moglie ebbe due orgasmi di fila, poi lei salì su di lei e si mise in modo che mia moglie avesse la sua vagina a portata di bocca, incitandola a leccarla. Ero stupito perché era la prima volta che mia moglie si lasciava andare in quel modo. Cominciò a baciarla e a leccarla con veemenza, godendo sempre di più finché anche lei ebbe un orgasmo fortissimo e crollò esausta su mia moglie.
Ci ricomponemmo e ci congedammo da quella splendida coppia, promettendoci un secondo round.
Durante il viaggio di ritorno, mia moglie era molto loquace e mi disse di essere stata davvero bene, di non aver mai pensato di provare un orgasmo con un altro uomo e, soprattutto, con una donna. Una volta arrivati a casa, una volta entrati, la baciai e le misi la mano sotto il vestito: era ancora molto bagnata. Cominciai a masturbarla in piedi al centro della stanza ed era fradicia.
La portai in camera da letto, la feci stendere e, prendendola per le caviglie, aprii le gambe, cominciando a leccarle la vagina. Tra le sue cosce sentivo il profumo dell’altra coppia e questo mi eccitò oltre ogni limite. Ero molto duro, la presi per i fianchi e glielo misi dentro senza cambiare posizione, fin quando, al culmine dell’eccitazione, la riempii del mio seme. Quando mi scostai, cominciò a colarle fuori dalla fica rasata. Mise una mano sotto per non sporcare tutto e andò in bagno a farsi una doccia. La raggiunsi e ci lavammo insieme. Mentre nell’acqua colavano profumi e ricordi di piacere vissuto, ci baciammo. Da quel giorno la nostra vita sessuale e matrimoniale è migliorata. Merito dell’altra coppia o di quella scappatella comune che ci aveva fatto capire quanto fossimo davvero uniti?